Giuseppe Varchetta
Di passaggio
“Come è involontariamente buffa l’umanità, perfino nella fatica, nell’inedia o nella dimenticanza di sé. Questo paiono suggerire le immagini di Giuseppe Varchetta, che dalla metà degli anni Sessanta gira con una macchina fotografica al collo, come fosse una parte integrante del corpo. La sua Agfa, donata dalla moglie Adriana, prima, e vari modelli di Nikon, poi, sono stati e sono uno scudo di invisibilità, che lo ha protetto in oltre cinquant’anni di appostamenti. Così ha potuto esercitare una personale visione del mondo in un milione di scatti, rigorosamente catalogati, con un occhio salvifico, mai sarcastico, maturato probabilmente dal magma esperienziale di uomo che scruta gli individui per trasformarli in squadre armoniose di lavoratori negli uffici del personale, cercando di sciogliere i problemi, di allentare le tensioni. Le fotografie di Varchetta, nonostante chissà quante miserie e grovigli abbiano visto i suoi occhi chiari, conservano il senso della sorpresa costante. Perché “ruba”, come dice lui stesso, pose a donne e uomini, senza che questi avvertano l’intrusività del mirino, rimanendo morbidi nel loro essere o non essere”. — dall’introduzione di Cristina Battocletti
Di passaggio raccoglie una selezione di fotografie di Giuseppe Varchetta in cui lo sguardo sugli ambienti antropizzati delle città – in Italia e nel mondo – segue il filo conduttore della relazione tra figura umana e segno scritto. Dai graffiti alle vetrine dei negozi, dagli slogan pubblicitari alle opere d’arte, le parole e le frasi colte “di passaggio” da Varchetta ci invitano a nuove interpretazioni della realtà, dei suoi spazi e dei suoi abitanti.
Introduzione di Cristina Battocletti e book design di Paola Lenarduzzi.
isbn: 9788875708948
Book Design: Paola Lenarduzzi
Lingua: italiano
Rilegatura: brossura cucita con alette
Pagine: 160
Base: 19
Altezza: 25
Edizione: 2020