John Berger è stato scrittore, pittore, poeta e critico d’arte britannico; artista poliedrico, è considerato uno degli autori più influenti della sua generazione. Dopo aver compiuto studi di belle arti, ha cominciato la sua carriera come pittore esponendo in diverse gallerie londinesi. Mentre insegnava disegno (1948-55) ha iniziato a lavorare come critico d’arte, raccogliendo i suoi saggi critici nell'opera Permanent red del 1960. Acquista grande popolarità nel 1972 quando conduce per la BBC una serie di documentari tratti dal suo saggio Ways of seeing su come interpretare le immagini delle opere d'arte. Nello stesso anno vince il Booker Prize per la letteratura con G., un romanzo non-romanzo in cui l’arte si intreccia con la storia e la politica. Berger decide di donare metà del valore del premio alle Pantere Nere in Gran Bretagna e di utilizzare l'altra parte per finanziare i suoi studi sui lavoratori migranti, in seguito raccolti nel libro A Seventh Man. Negli anni Settanta si trasferisce a Quincy, dove scrive la trilogia Into Their Labour e collabora con il regista svizzero Alain Tanner a tre film sulla condizione umana contemporanea. I suoi saggi recenti riguardano fotografia, arte, politica e memoria, pubblicati su riviste come El País, The Guardian, The Independent, Internazionale. I suoi saggi dedicati all'arte e al disegno sono raccolti nel libro Sul disegnare (Il Saggiatore, 2017).

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