Giuseppe De Mattia vive e lavora a Bologna. Utilizza diversi strumenti per indagare sul rapporto tra memoria, archivio e contemporaneità. Comincia con la fotografia per poi spostarsi al video e all'audio fino ad arrivare al disegno. Per i suoi lavori, che prendono sempre forme installative diverse, utilizza supporti e strumenti (spesso auto-costruiti) che possano compiere narrazioni. Lavora da solo o in collettivi come Coclite/De Mattia e Casa a Mare (con Luca Coclite e Claudio Musso). Collabora con Home Movies - Archivio Nazionale del film di Famiglia e ha collaborato con la Cineteca di Bologna.
È rappresentato dalla galleria Matèria di Roma. Pubblica con Corraini Edizioni, Danilo Montanari Editore e Skinnerboox. Tra le mostre personali e collettive recenti: Esposizione di frutta e verdura, Matèria, Roma; Allo stesso tempo, Museo per la Memoria di Ustica, Bologna; Procesos y resultados, Juan Naranjo, Barcellona; Disegni Accomodati, DAMSLab, Bologna; Casa studio e libreria, Corraini 121, Milano; La rivolta del primo oggetto, Nowhere Gallery, Milano; Disrupted Drawings, mhPROJECT, New York City; Sta come torre, Museo Castromediano, Lecce; Poeira de borboletas e cocô de canário, PADA studios, Barreiro (Portogallo). HABILLER/HABITER, Galerie Eva Meyer, Parigi; That’s IT!, MAMbo, Bologna. Dal 2015 pubblica libri d'artista con il nome Libri Tasso e dal gennaio 2020 ha avviato il progetto curatoriale Marktstudio a Bologna.